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29 Ott
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Intervista all'autore - Nada Franceschini

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

Per me scrivere è principalmente comunicazione del proprio mondo interiore, ad altre persone. Nasce dal profondo desiderio di rendere partecipi gli altri dei miei pensieri, sentimenti ed esperienze che non voglio tenere nascoste nel mio piccolo mondo ma renderle vivificanti nel donarle agli altri attraverso la parola scritta.



2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?

Il mio libro non è un romanzo, ma un saggio che racchiude tutte le mie esperienze di vita, un cammino di fede che mi ha portato nel tempo ad approfondire delle realtà esistenziali che hanno trovato compimento ed espressione nel mio saggio centrato su Maria per la sua straordinaria unicità di persona Immacolata.



3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.

Scrivere per me quest'opera ha il significato di allargare la mia esperienza comunicativa rendendo partecipi molte persone per uno scambio di idee, per un arricchimento reciproco.



4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?

Il titolo è nato spontaneo e racchiude in poche parole la tesi basata sulla parità assoluta tra l'uomo e la donna. La fede cristiana ancora discrimina l'uomo dalla donna riguardo alla realtà sacramentale del sacerdozio riservato-non per scelta divina ma umana- solo agli uomini.



5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?

Il libro che porterei con me in un'ipotetica isola deserta è solo ed esclusivamente il Vangelo di Gesù che racchiude in sè la misteriosa realtà umana in una profondità irraggiungibile da qualsiasi altro scrittore.



6. Ebook o cartaceo?

Vince il cartaceo per la comodità di lettura anche se l'ebook avrà sempre più diffusione.



7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?

Non mi sento una scrittrice, ma ho scritto per un grande desiderio interiore di comunicare la mia profonda convinzione nata dalla mia stessa esperienza di vita.



8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?

Ripeto, il mio non è un romanzo, ma un saggio nato da profonde esperienze religiose, spirituali e direi anche mistiche che mi hanno spinto a farne partecipi anche altri, senza tenere tutto ciò racchiuso nel mio piccolo mondo personale.



9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?

E' una gioiosa e bella esperienza. Per me che non ho avuto figli, senza l'esperienza di una maternità fisica è stato come un vero e proprio parto, ho tirato fuori, ho partorito l' "edizione" (dalla radice latina educere, tirar fuori) del libro con la sua pubblicazione.



10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?

La prima persona che ha letto il libro è stato mio marito che essendo filosofo e teologo condivide con entusiasmo la tesi del mio saggio, che spero contribuisca a cambiare una mentalità ancora troppo maschilista in una società che si professa cristiana, e che non ha messo ancora la donna "Maria Immacolata" al centro della cristianità come Primo Sacerdote, sempre dopo Cristo.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Credo che l'audiolibro sia un ottimo modello per chi può maturare nel tempo difficoltà di carattere oculistico.  

 

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Mercoledì, 29 Ottobre 2014 | di @BookSprint Edizioni

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