La trama. La narrazione parte nel 969, e precisamente con il viaggio di un giovane frate francese, Gerbert d'Aurillac, le cui origini sono dibattute (non è chiaro se sia figlio di contadini o di una famiglia nobile), che partecipa alla spedizione verso Roma del vescovo Attone, in compagnia del conte Borell, per perorare la causa del riconoscimento della Marca Ispanica dal papa Giovanni XIII. Un intreccio tra storia e invenzione, tra fantasia e realtà che si incontrano e intrecciano per delineare il personaggio vero che le cronache dei tempi ci hanno restituito solo in parte e che è noto col nome di papa Silvestro II.
Il papa mago, dalle origini oscure, dal passato misterioso e dalle gesta particolari che ancora oggi rappresenta un'incognita per gli studiosi del settore, è quindi il personaggio principale del romanzo, che arriva direttamente al Palafiori di Sanremo per giocarsi il primo premio si Sanremo Writers 2016. Se riuscirà "Ombre su Campo Marzio" di Claudio Foti a vincere lo sapremo solo il prossimo 13 febbraio, quel che è certo è che la storia di Gerbert d'Aurillac piace perché coinvolge, perché ha risvolti reali e perché lo stile di scrittura dell'autore contribuisce molto ad aumentare l'interesse verso una vicenda da poco riaffiorata sui libri di storia.