92 pagine che si leggono tutte d’un fiato perché l’autrice non ha voluto impostare limiti di capitoli o paragrafi. Così racconta la sua vita mescolando prosa, poesia e riflessioni che somigliano a quelle di un diario. Antonella ha vissuto sin da piccola con la nonna e la zia perché i genitori erano andati via in cerca di lavoro. Crescendo, continui mal di testa l’hanno portata a vivere la maggior parte della sua infanzia e adolescenza in ospedale tra analisi, ricerche, studi, ipotesi e supposizioni. Oggi la sua vita è diversa, ha una famiglia e due figlie e ha imparato ad affrontare la malattia con un invincibile arma: il sorriso.
Antonella Ciccarese ha 32 anni e vive a Erchie (BR). Si è avvicinata al mondo della scrittura per fantasticare e allontanarsi dalla malvagità della realtà che viveva. Si diletta anche a scrivere versi in rima, monologhi e commedie in vernacolo.
Il libro tramette un grande messaggio morale attraverso la testimonianza diretta dell’autrice; è un invito a non abbattersi e ad affrontare sempre a testa alta le sfide che la vita riserva all’uomo.