Il romanzo, sotto forma di favola con protagonisti gli animali della foresta, in particolare una farfalla, Flò, e un’ape, Noan, racconta una triste storia: la fine del mondo ad opera dell’uomo che non rispetta la natura e che si circonda di oggetti inutili e dannosi perdendo il senso della vita, e dimenticando il piacere delle piccole cose di ogni giorno. Flò e Noan, sono anche due simboli importanti della vita. La farfalla simboleggia la Natura: bella, colorata, ma estremamente fragile, proprio come gli equilibri naturali che mantengono in vita il Pianeta. L’ape simboleggia invece la Speranza: se le api sparissero, infatti, la maggior parte dei fiori non potrebbe riprodursi, e ci sarebbe la fine del genere umano.
“Se le primavera non tornasse” è un libro molto attuale che nasce dal bisogno di parlare della natura, delle sue bellezze. Ha l’intento di sensibilizzare gli uomini al rispetto della natura; non mancano infatti nelle 176 pagine, accuse verso l’uomo e l’uso sconsiderato che fa di agenti chimici e pesticidi i quali negli anni poteranno ad un peggioramento della salute dell’ecosistema.
Luigi Emmolo, classe 1979, è un’ insegnante. Dopo la laurea in Biologia Molecolare si è dedicato alla cura di progetti “green” volti ad avvicinare alunni, insegnanti e cittadini ai temi ambientali, con per far prendere consapevolezza dell’importanza del rispetto dell’ambiente e del ruolo che ognuno di noi gioca nel determinare lo stato di salute del Pianeta e di conseguenza anche del nostro.