Il romanzo racconta la storia di un’amicizia tra un uomo e una donna, che si incontrano in un momento particolare e difficile della loro vita e divengono l’uno l’ancora dell’altra. Il loro rapporto cresce con il tempo, si rafforza, e, seppure tra alti e bassi, acquista una valenza “salvifica”. Nel corso della narrazione, si comprende chiaramente che l’uomo è più restio a mantenere in piedi i rapporti, da cui sistematicamente fugge, chiudendosi in se stesso, e più volte tenta di allontanarsi dalla donna che tuttavia, mossa da un bene profondo, decide di restargli affianco nel bene e nel male.
Una storia d’amore quindi quella narrata in “Rossa doppio malto” che non è mai banale ma che viene raccontata attraverso un fluire di pensieri e ricordi dell’autrice. In 88 pagine Nadia Menna riesce con una scrittura accattivante e piacevole sin dalle prime battute a raccontare l’amore, il sentimento più nobile. La narrazione è tutta in crescendo: i protagonisti prendono sempre più caratterizzazione e l’autrice, che dimostra una profonda sensibilità, riesce con maestria a coinvolgere il lettore.