2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Questo libro è un cammino che parte da me e torna a me. Dal profumo delicato di un fiore, dalla lettura coinvolta di un autore ,dal pasteggiare in silenzio con la birra, dal degustare cibi, dalle apparenti piccolezze della quotidianità ne ho preso il meglio, le ho godute e apprezzate, risvegliando sentimenti nobili e preziosi, di cui ognuno è timido geloso custode. La vita umana è grande, il suo valore è incomparabile, con le sue luci e ombre regala uno spettacolo di rara e sublime bellezza. A seguire il mio rigenerarmi.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ha significato prendere consapevolezza di me per avviarmi con coraggio verso la mia felicità, persa lungo le strettoie buie e impervie.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata spontanea, dettata con delicato sorriso dal mio cuore.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Oriana Fallaci....perché ostinata, coraggiosa, passionale, limpida; perché vera, concreta, diretta; perché al di sopra delle righe, perché non attenua, perché ama, perché combatte, perché energica, perché esprime i suoi di pensieri, le sue opinioni, le sue posizioni. Perché è lei e nessun altro al posto suo.. Perché "ha amato molto, ha sofferto tanto, ha lottato e vinto"...i 4 sensi della vita, come lei asseriva.
6. E-book o cartaceo?
Tradizionalista. Cartaceo per il profumo di carta e inchiostro, per il piacere di sfogliare e consumare le pagine, per sottolineare, cerchiare e viverle con passione.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Mi viene da sorridere nel leggere questa domanda...la carriera di scrittore.... Io in realtà scrivo per compagnia, per sfogare liberamente le mie emozioni e comprenderle, per vivermi. La scrittura, un meraviglioso, divertente e profondo dialogo interno.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Sola in casa, in compagnia di me stessa; nel mio studio con luci soffuse. Per terra appunti di lettere scritte a mano, dalla mia mano indirizzate a me stessa. Sul bordo del biliardo al centro della stanza la mia 33 cl di birra... Movimento goffo di una principiante, tocco sicuramente non preciso, mira fallibile, birra rovesciata sulle mie carte...su quelle carte. Da lì... "Rossa doppio malto".
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Cosa si prova...è come essermi ritrovata in un mondo magico, dove il mio nome, i miei pensieri in un attimo hanno corso ovunque, percorso strade lontane e raggiunto case anche sconosciute e magari facendo breccia e divertirmi a leggerne i commenti.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Un uomo illustre, che stimo intellettualmente, che ha apprezzato me, ha avuto fiducia in me e ha raccolto di me anche le spigolature.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Pur rendendomi conto di ritmi frenetici quotidiani che si sostengono, nei quali sembra essere difficile ritagliarsi dei momenti di relax per mente e animo, credo che la lettura meriti la nostra dedizione. Io personalmente prediligo il cartaceo e adoro trascorrere parte del mio tempo nelle librerie, dove le copertine di ogni genere mi guardano e mi attendono. La scelta dell'audiolibro, che esce in contemporanea alla sua versione cartacea, può essere uno strumento integrativo. Forse ancor più può rappresentare uno strumento di supporto valido per persone con handicap visivi o motori. Una nuova tecnologia che se accresce cultura e stimola la curiosità ben venga!