Eugenio è un uomo particolare, leale, fantasioso e soprattutto bizzarro. Nelle sue azioni ha la capacità di creare sempre piccoli e grandi disastri. Ma la sua bravura sta anche nel non farli pesare agli altri, nell'affrontarli sempre con serenità e spirito d'iniziativa, nel sistemarli, insomma, a modo suo. Cosa ha di particolare la vita di Eugenio, di Giovanna e di loro figlio Marco? La riconoscenza di una donna verso il marito che non c'è più.
Giovanna Pittaluga infatti dedica questa sua opera all'uomo della sua vita, che però l'ha abbandonata troppo presto. Ma sono poche le parti nostalgiche e disperate del suo scritto. È soprattutto la piacevolezza dei momenti passati insieme, dell'affetto incondizionato mostrato, dell'allegria che circondava la loro famiglia ad emergere dalle pagine di un libro che, quindi, unisce malinconia ad ironia con abilità, tanto da meritarsi un posto in finale nel concorso letterario organizzato per il terzo anno consecutivo dalla BookSprint Edizioni in collaborazione con Gruppo Eventi.
Il viaggio di nozze, gli sport, la cartoleria, i lavori di bricolage, il campeggio, le feste, i suoceri… non c'è una linearità temporale in "Argento vivo", ma tutto scorre, proprio come argento fuso liquido, dove portano i solchi della mente, della vita. Quella vita che è sempre stata piena proprio per la presenza dell'altro, che mai ha fatto sentire soli la propria famiglia. Affetto, ironia, ricordi: è questo "Argento vivo", nella consapevolezza che l'amore è il fulcro della vita di ogni essere umano.
Nata a Susa nel maggio del 1943, Giovanna Pittaluga si è laureata a Torino (città dove tuttora vive) in Fisica, entrando poi nel Dipartimento di Matematica dell'università stessa, divenendone professore associato. La sua lunga carriera l'ha portata ad insegnare sia all'Università che al politecnico di Torino. Nel 2012 ha deciso però di ritirarsi, andando in pensione. La lettura, il teatro e la musica sono da sempre i suoi hobby, e la scrittura è qualcosa che volente o nolente ha accompagnato tutta la sua vita, ma è diventata istinto insopprimibile solo con la morte del marito. È in quel momento che ha capito la sua vocazione letteraria non solo per testi ed articoli scientifici, ma per libri di narrativa, tra cui anche i gialli.
Sarà lei, nella giornata di sabato, 14 febbraio, ad alzare le mani in segno di trionfo a Casa Sanremo Writers?