Quest’ultimo procederà, di favola in favola, lungo situazioni possibili, probabili, sempre presentate dalla voce e dallo sguardo dei protagonisti; in questo accorgimento narrativo Domenico Benedetti Valentini ha scovato il sistema di paracadutare ogni lettore nel campo della verosimiglianza. Confortato dall’assenza di un impatto troppo violento, l’autore affronta temi importanti quali quello della cattiveria, della modestia, del senso di giustizia, dell’amore civico, della ricerca della giusta armonia tra la semplicità ed il suo contrario. Ogni tema prende forma di dieci figure protagoniste che agiscono in dimensioni spaziali e temporali di fantasia dell’autore, così che ogni favola è caratterizzata da un profondo simbolismo.
Scritto con estrema sapienza, il testo rivela la profonda cultura dell’autore. Nato a Spoleto nel 1946, dopo gli studi presso le Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche dell’Università di Perugia, pratica l’attività d’avvocato sia penale che civile; eletto deputato al Parlamento dal 1994 nelle XII-XIII-XIV-XV Legislature e senatore della Repubblica nella XVI Legislatura, viene nominato Vice Presidente delle Commissioni Cultura, Difesa, Giustizia, Affari costituzionali. Presidente della Commissione Lavoro è anche fondatore del Centro di cultura e politica “Controcorrente - Incontro di generazioni”. Promotore della Filodrammatica umbra “Gino Fantoni”, è anche autore e interprete di numerosi testi. Ironico e allegro, Domenico Benedetti Valentini non disdegna neppure il genere comico, tra i suoi scritti si contano infatti anche copioni caricaturali e comici.