Tredici liriche, scorrevoli e decisamente sentite, che costeggiano la vita dell'autrice, raccontando, tra le rime e i versi, attimi di vita vissuta ed emozioni fugaci mai dimenticate.
Nata a Reggio Emilia nel luglio del 1974, Francesca Castagnetti si descrive come una donna solare ma al contempo triste, a causa di un'infanzia in cui erano davvero poche le persone che l'hanno aiutata e dei troppi addii precoci che ha dovuto dire nel corso della sua tribolata esistenza. Ma è forse proprio in queste difficoltà che ha trovato la forza per emergere e per diventare una persona migliore, corretta e forte, sia come donna che come madre, e ha trovato lo spunto per raccontare se stessa in una raccolta di poesie di un fascino tutto particolare.
Amante della letteratura praticamente da sempre, sin da piccola si è sentita scrittrice dentro, ma solo ora ha finalmente deciso di trasmettere agli altri tutto il suo mondo, fatto di alti e bassi, di fatiche e sofferenze, di gioie e di dolori, che ne hanno temprato il carattere e hanno contribuito a fortificare il bisogno di scrivere che pian piano cresceva dentro di lei.
Bisogno di scrivere che è emerso poi come magma che fuoriesce dal cratere, come esigenza atavica di sfogare emozioni represse, come desiderio di volare, evadere e rendere il vero fantastico. "La fata del cuore" sembrerebbe perciò un titolo al quanto fuorviante, e invece richiama Angy, la vera protagonista del libro, che rappresenta in estrema sintesi il bene che è in ciascuno di noi. La sua storia, il suo messaggio, i suoi pensieri sono espressi a metà delle liriche, interrompendo in parte il flusso poetico, per fiondarsi velocemente in un racconto che identifica i sogni dei bambini.