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11 Mar
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Così catturo l’attenzione dei lettori

Così catturo l’attenzione dei lettori © Sergey-Nivens

Intervistiamo uno dei nostri creativi: Benedetto

Scrivere un libro, tante volte è un’impresa. I più fortunati dicono che sono state le parole a cercare loro ma, certo, contenerle in un numero di pagine che non “spaventi” o “spazienti” il lettore non è stato facile; altri, ancora, raccontano di blocchi davanti alla pagina immacolata, altri ancora narrano di ricerche meticolose, letture e riletture alle bozze per far sì che non sfugga nessun particolare…

Tutti, però, finalmente, ce la fanno. Scrivono la parola “fine” al loro romanzo, racconto, saggio, ecc. Si tira un sospiro di sollievo, ci si crogiola fantasticando sulle possibili reazioni dei lettori, si sognano presentazioni prestigiose, ma… attenzione! Vanificare questo lavoro è un attimo. Ed è proprio qui che entra in gioco una figura importantissima nel processo di formazione del libro: il creativo.
A casa BookSprint, in questo ruolo, troviamo Benedetto, 24 anni e una specializzazione in Grafica Pubblicitaria e Pubblicità e Marketing presso l’Istituto Superiore di Comunicazione – ILAS in tasca.
Ideatore di moltissime delle copertine di libri e ebook che popolano il nostro catalogo, Benedetto inizia a parlarci del suo lavoro dicendo: “Vedo a colori e penso in bianco e nero… proprio perché non vedo le varie tonalità come uno strumento, ma come tinte di emozioni. Siamo spessi abituati ad attribuire ad un colore uno stato d’animo, un oggetto, ma così facendo spesso limitiamo il nostro orizzonte. Il cielo, per esempio, è sostanzialmente azzurro, ma perché non può essere nero, rosso, lilla o arancione? Bisogna dare spazio alla creatività, all’innovazione… Allontanandosi un po’ dai classici schemi”.
Proprio seguendo queste regole, Benedetto crea, immagina, colora, realizza; si diverte a trasformare i libri che arrivano sulle nostre scrivanie in immagine, donandogli un’identità precisa e coinvolgente.
“Prima di mettermi al lavoro su di un progetto”, continua Benedetto, “sfoglio il libro, ne leggo alcuni passi, studio la presentazione che ne fa l’autore, raccogliendo quanti più elementi possibili. Dopodiché l’idea inizia a realizzarsi nella mia testa. Una volta raggiunta, concretizzata, comincio a dar vita al progetto grafico.
Durante questo lavoro, che ha come scopo quello di incarnare l’essenza del libro, in quanto suo biglietto da visita, interagisco anche con l’autore, per capire cosa vuole trasmettere davvero col suo testo. Questi incontri sono un’ottima occasione di scambio anche perché, molto spesso, l’autore ha una sua idea, magari ispirata a qualche copertina famosa che, però, graficamente non funziona. Il mio compito, quindi, è anche quello di indirizzare l’autore verso il risultato migliore, verso un’immagine capace di catturare al primo sguardo il lettore, che cerca qualcosa da leggere tra migliaia di titoli, e far sì che scelga il nostro”.
Altro aspetto molto importante, ci spiega Benedetto, è rappresentato dalla quarta di copertina dove, oltre a una piccola presentazione del libro, va inserita la biografia dell’autore. “Più le presentazioni sono brevi, chiare, lineari, più io posso creare, pensando, magari, a realizzare una copertina innovativa. Lo stesso discorso vale per la foto dell’autore che per rendere al meglio, naturalmente, deve essere di buona qualità”.
La nostra intervista per adesso finisce qui, anche se tante sarebbero le cose da dire sui segreti del mestiere, sull’utilizzo di determinati colori piuttosto che altri, sull’importanza di ogni singolo segno grafico o sfumatura. Benedetto, però, non può trattenersi oltre, è in attesa del prossimo colpo di genio, dell’idea per la prossima copertina.
Attenzione, potrebbe essere la tua!

 

Lunedì, 11 Marzo 2013 | di @

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