1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è volare, con ali di fantasia sorvolo i miei personaggi, li vedo, li sento, li invento e loro sentono me, sono il loro Dio, il loro mentore. Li ascolto e mi rendo partecipe delle loro sventure come delle loro avventure, soffro con loro e sono felice per loro, do merito a chi se lo merita e castigo chi deve essere castigato. I miei personaggi sono parte di me come io sono parte di loro e questo mio primo libro ne è l'esempio. I miei eroi hanno chiesto di finire la loro storia e io la sto scrivendo, ci sarà un seguito alle loro avventure e sarò lì con loro a viverle.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Come ho scritto nel mio libro la realtà oggi supera la fantasia, io mi sono limitato a mischiare come un mazzo di carte e ho avuto una mano cattiva ma anche piena di speranza e d'amore, l'unico bene che non ci possono rubare, neanche da morti. La mia vita reale e parte di questo libro, ho fatto molti errori per ingenuità, errori che ho pagato a duro prezzo fino quasi ad impazzire, fino a pensare di essere un essere inutile perfino a me stesso e quando pensavo che fosse tutto finito l'amore mi ha salvato, ero in un pozzo nero e lei mi ha teso una mano e con infinita pazienza a resuscitato prima l'uomo e poi l'artista che sono sempre stato. Ve lo confesso, Roman sono io e Isabel e la mia compagna, la mia amica, il mio cuore e la mia mente.