1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono un ex avvocato, un ex giudice ed un ex di tante altre esperienze lavorative che, dall'età di vent'anni, mi hanno consentito, dopo il superamento di una serie di concorsi pubblici, di svolgere numerose altre attività come docente di diritto e funzionario dello Stato, prima di dedicarmi in via definitiva alla avvocatura ed alla funzione giudiziale presso il tribunale di Roma. È sempre stata tuttavia, per me, un'esigenza prioritaria ed irrinunciabile quella di scrivere. Già da adolescente scrivevo racconti e brevi romanzetti oltre a comporre versi in lingua o in vernacolo, ma si trattava solo di semplici esperimenti privi di ogni finalità se non quella di un intimo appagamento. La decisione di "diventare scrittore" per me non c'è quindi mai stata ma è accaduto che dopo avere riempito migliaia di pagine per motivi professionali, ho pensato di convertire l'abitudine a scrivere in una ricerca più raffinata e di conferire una dignità diversa agli scritti sostituendo in essi, alle esigenze imposte dal dovere, le semplice ricerca dei sentimenti ed il piacere di provare le emozioni suggerite dalla fantasia.