Lo definisce così, il Tiburno, settimanale del Nord-Est. Stiamo parlando di “Malinconie romanesche”, la raccolta di poesie firmata da Alberto Battistelli, uscita nel 2013 per BookSprint Edizioni.
«“Sono dei versetti spontanei, scritti di getto in appena due mesi”», dice l’autore dalle colonne del Tiburno. «“Ripercorrono con la schiettezza romanesca un’anima e un certo sentimento popolare. Viene mescolata la sensibilità spirituale cristiano con una pungente satira verso certe figure religiose, sociali e politiche. Le rime semplici e schiette vogliono esprimere un’atmosfera malinconica, con una sofferta ricerca dell’amore, un po’ come quella che si respirava nelle canzoni di Gabriella Ferri”».
“Malinconie romanesche” è una raccolta di poesie scritte in un dialetto facilmente comprensibile da tutti gli italiani. L’autore ricerca la parte più profonda del sentimento umano, richiamandosi in questo al celebre Trilussa. «“Non è un libro divertente, ma nudo e crudo”», precisa Battistelli. «“Nasce in un periodo di profonda malinconia personale, come capita spesso quando c’è un’ispirazione creativa”».
Alberto Battistelli è un odontotecnico dalle mille passioni. Musica, sport, teatro e, ovviamente, poesia.