«Un volumetto scritto in un dialetto semplice, che spazia dalla religione al rapporto con i figli, dal calcio alla psicologia, sempre con una certa durezza di fondo, come fa intuire anche il sottotitolo del libro “Na voce cruda dell’inconscio popolare”».
È impossibile non apprezzare l’amara ironia e la simpatia delle 86 pagine di “Malinconie romanesche – ‘Na voce cruda dell’inconscio popolare”, una raccolta di poesie scritta nel dialetto della capitale da Alberto Battistelli e pubblicata per i tipi di BookSprint Edizioni sia in formato cartaceo che nella più innovativa veste digitale. Una serie di versetti spontanei, usciti di getto, come pensieri sparsi qua e là sugli argomenti che la vita ci porge quotidianamente tra una passeggiata e la lettura di un quotidiano.