«Mi sono fatta tante domande, e ancora me ne faccio», dice Serena ai microfoni di Nel cuore dei giorni. Dice, e ripensa alla sua gravidanza, a quando era in attesa di Carlo, ultimo di tre fratelli, a quei primi anni in cui forse avrebbe dovuto accorgersi che qualcosa non andava. Ma sono i rimpianti di una madre che ama suo figlio.
Carlo soffre di disprassia. Dentro questo nome c’è la difficoltà a coordinare i movimenti, ad articolare le parole. «I problemi cominciano all’asilo, quando lui si trova a dover rispettare delle regole. Ma un po’ perché non capisce, un po’ perché si sente frustrato, reagisce violentemente». I problemi divengono manifesti, bisogna affrontare la situazione. «Mio marito è sempre stato una persona molto riflessiva, è sempre stato un po’ defilato. Ma mi ha sempre sostenuto in tutte le mie scelte, anche se non le condivideva». Di lì a poco arriva la diagnosi: «Ci è stata sbattuta in faccia la situazione. Non sono stati violenti, sono stati realisti».
L’autrice di “Noi, Carlo e la Disprassia” ha scritto perché non c’era «nulla che si avvicinasse a quello che cercavo io: un libro, un manuale dove trovare consigli, suggerimenti o quant'altro che mi poteva essere d'aiuto per affrontare quella dura situazione». Ha scritto con rabbia, con gioia, con ironia. «Carlo, per spiegare semplicemente la situazione, è una via di mezzo tra il Pinocchio di Carlo Collodi e Forrest Gump. È un bambino dall'aspetto normale, carino e dai lineamenti delicati che ben si confonde tra i suoi coetanei». Ma Carlo è un bambino speciale, e questo libro ora c’è, per tutti i genitori in cerca di risposte, di consigli, di una mano tesa.
«Da mamma, che cosa si sente di dire alle altre mamme ?» La domanda è di Lucia Ascione, la conduttrice dello Spazio Azzurro di Nel Cuore dei Giorni.
La risposta di Serena arriva immediata: «Di tenere duro, di non mollare mai».