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BookSprint Edizioni Blog

17 Ott
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Intervista all'autore - Tommaso Lyon -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Capua e cresciuto a Caserta, due luoghi che hanno avuto un grande impatto sulla mia vita e sulla mia arte.
Fin da giovane, ho sentito una forte connessione con la musica, diventando cantautore e lasciandomi ispirare dalle esperienze quotidiane e dalla cultura che mi circonda. Il mio amore per l’arte, in tutte le sue forme, ha alimentato la mia curiosità e il desiderio di esprimere pensieri più profondi, portandomi a esplorare anche la scrittura. Così, ho intrapreso il percorso di autore, dando vita a "La mano del fato", un’opera che riflette non solo le mie passioni, ma anche una visione più ampia del mondo e delle relazioni umane.
 
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Consiglierei "Il giovane Holden" di J.D. Salinger. Questo romanzo è un capolavoro che affronta in modo autentico il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, toccando temi profondi come l’identità, l’isolamento e la ricerca di un senso di appartenenza. La voce unica del protagonista, "Holden Caulfield", risuona con molti adolescenti che si sentono persi o fraintesi, offrendo loro una lettura che può farli riflettere sulle proprie esperienze e sfide. Credo che i giovani possano trarre ispirazione dalla sua storia e trovare conforto nelle sue lotte.
 
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
La transizione dal libro cartaceo all’eBook è un argomento complesso e sfaccettato. Da un lato, gli eBook offrono comodità e accessibilità, permettendo di portare con sé una biblioteca intera ovunque si vada. Tuttavia, credo che il libro cartaceo abbia un valore inestimabile. È come avere un tesoro prezioso tra le mani: la sensazione di sfogliare le pagine, l’odore della carta e la bellezza di un libro fisico sono esperienze uniche che gli eBook non possono replicare. Inoltre, i libri cartacei creano un legame emotivo che arricchisce l’esperienza della lettura, rendendola ancora più speciale.
 
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Per me, la scrittura è un amore ponderato. Sebbene ci siano momenti in cui un'idea possa colpirmi all'improvviso, trasformandosi in un impulso creativo, è il processo di riflessione e revisione che dà vita alla narrazione. La scrittura richiede dedizione e pazienza; ogni parola deve essere scelta con cura, e il lavoro di editing è fondamentale per affinare il messaggio. È una danza tra ispirazione e disciplina, dove il vero amore per la scrittura si manifesta nel costante perfezionamento delle proprie idee.
 
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
La motivazione principale dietro "La mano del fato" è la mia profonda preoccupazione per la violenza e le difficoltà legate alla crescita dei giovani. Viviamo in un mondo complesso in cui, indipendentemente dalla carriera che un genitore possa intraprendere, come politico, dottore o avvocato, non si ha mai la certezza che un figlio segua la strada giusta. La mia intenzione è sensibilizzare i lettori su quanto sia difficile affrontare le sfide della vita e come anche le migliori intenzioni possano non essere sufficienti per proteggere i nostri cari dalle influenze negative. In fin dei conti, il fato può rivelarsi imprevedibile, e le strade che scegliamo possono portarci in direzioni inaspettate, spesso lontano dalle nostre aspirazioni più sincere.
 
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il messaggio che desidero trasmettere ai lettori è di valorizzare sé stessi e di apprezzare la vita in tutte le sue sfaccettature. La vita è un dono prezioso, e ogni ostacolo che affrontiamo può insegnarci qualcosa di fondamentale. È importante accettare le sfide e imparare a superarle, trovando sempre la forza dentro di noi per rialzarci. Valorizzarsi, nonostante le difficoltà, è un atto di coraggio e di amore verso sé stessi, che ci permette di vivere pienamente e autenticamente.
 
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
La scrittura è sempre stata una parte integrante della mia vita fin da piccolo. Già in prima media, iniziavo a scrivere i miei primi testi musicali e a creare storie. Era un modo per esprimere le mie emozioni e per esplorare la mia creatività. Ero anche molto bravo a improvvisare, il che mi ha aiutato a sviluppare il mio stile e a capire che la scrittura sarebbe diventata una delle mie passioni principali. Nel corso degli anni, ho preso sempre più coscienza del potere delle parole e dell'importanza di dare voce alle mie idee.
 
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Un episodio che ricordo con grande piacere è stato quando ho completato la prima bozza del libro. È stata una sensazione di grande soddisfazione, un mix di liberazione e orgoglio, simile a quando finisci di vedere un serie Tv. Ti rimane quel vuoto e desideri tornare a rivivere tutto da capo. Ho deciso di inviare la bozza in formato Word alla mia famiglia, alla mia ragazza e a qualche amico intimo. Ho ricevuto feedback positivi e critiche costruttive, che mi hanno permesso di modificare alcune parti del libro e renderlo davvero stupefacente.
 
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Sì, ci sono stati momenti in cui ho messo in discussione la mia capacità di portare avanti il progetto. La scrittura può essere un processo solitario e, a volte, le idee sembrano sfuggenti o inadeguate. Tuttavia, ogni volta che mi trovavo a dubitare, pensavo all'importanza della storia che volevo raccontare e a quanto fosse significativo per me. In tutto ciò, mi sono "valorizzato", scoprendo risorse interiori e resilienza che non sapevo di avere, e questo mi ha dato la motivazione necessaria per superare le difficoltà e continuare a lavorare sul libro.
 
Il suo autore del passato preferito?
Uno dei miei autori preferiti è sicuramente Friedrich Nietzsche. La sua capacità di esplorare temi complessi come l'esistenza, la moralità e il potere attraverso una scrittura poetica e provocatoria mi ha sempre affascinato. La sua filosofia invita a riflettere profondamente sulla vita e sulla condizione umana. Adoro anche poeti come Dante e Boccaccio, che hanno saputo catturare l'essenza dell'animo umano e della società nel loro tempo. Inoltre, apprezzo poeti come Pablo Neruda, le sue opere trasmettono emozioni intense e una profonda bellezza.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sebbene riconosca che l’audiolibro offre un modo interessante e accessibile di fruire la narrazione, sono un po' scettico. Credo che un libro debba essere letto per apprezzare appieno la sua struttura, il linguaggio e le sfumature. È come assaporare un piatto gourmet: ascoltarlo può essere gradevole, ma solo leggendo puoi gustarne ogni ingrediente. L'audiolibro può arricchire l'esperienza, ma nulla può sostituire la magia e la profondità di immergersi in un testo scritto.

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