Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Delhi, in India. Ho 28 anni. Ora vivo a Empoli, in provincia di Firenze. Sono stato adottato all'età di 7 anni.
Ho iniziato a scrivere relativamente tardi, dopo aver terminato l'università.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
La sera, mi concentro di più.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Isaac Asimov, amo questo scrittore!
Perché è nata la sua opera?
È nata da un sogno che ho fatto alcuni anni fa.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Direi molto, senza di essi saremmo un po' persi.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Entrambi, perché coesistono contemporaneamente.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Direi molto, perché mi ci riconosco molto.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
I miei amici, che hanno creduto e incitato sempre.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Al momento nessuno, è una sorpresa un po' per tutti.
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Il cartaceo rimarrà sempre. Però la tecnologia farà il suo corso, senza sostituire mai del tutto il cartaceo.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È un ottimo strumento, lo vedo positivamente e avrà sempre più successo.