Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è esprimere le mie idee ed i miei sentimenti, quindi il mio mondo interiore, ma soprattutto è comunicare con il mio prossimo.
Le emozioni sono la gioia e la felicità di coinvolgere il lettore nel mio stato d'animo.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Una buona parte: il terzo capitolo ne è una prova.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Raggiungere il mio obbiettivo: destare un interesse culturale e colmare gli spazi del tempo libero.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
All'inizio sarei stato favorevole a "lucciole vaganti " ma poi ho optato per "stelle vaganti", poiché le stelle sono permanenti.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
"Cuore garibaldino" perché mi sentirei immedesimato nei suoi personaggi e calato nel contesto storico e naturale, descritto con maestria straordinaria, che ritengo superiore a certi scrittori famosissimi.
Ebook o cartaceo?
Cartaceo, perché più naturale, ma poiché l'informatica, oggi, è dominante non mi dispiacerebbe.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Da molti anni, perché credo di possedere i requisiti, per il patrimonio linguistico ed espressivo e per l'ispirazione, che non mi manca.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
La straordinaria storia della mia famiglia blasonata. Le mie visioni mistiche, dedotte dal numero delle targhe automobilistiche...
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Una gratificazione per le mie aspettative.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mio figlio Marcello.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Molto interessante, perché distensiva e non impegnativa.