3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book?
Nonostante il piacere feticistico che dà il libro cartaceo, sono un deciso fautore degli e-book. In due case, quella di Milano e quella delle vacanze, avevo circa un migliaio di libri; ora in una chiavetta ne ho circa 6000!!! Ovviamente alcune opere non si possono trasferire in e-book (Enciclopedie, Monografie, Libri d'Arte, ecc.) ma la maggior parte, quelli che poi si finisce per leggere veramente, quelli sì.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Non lo so di preciso, anche perché non sono uno scrittore; quel poco che ho scritto l'ho scritto di getto, quando ho sentito la necessità di farlo.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Un po' il periodo dei primi innamoramenti adolescenziali (avevo tra i 17 e i 20 anni e allora, in queste cose, eravamo molto meno precoci di oggi) ed un po' il ricordo dei luoghi dove ho trascorso le vacanze da fanciullo.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Nessun messaggio particolare attraverso i miei scritti; una constatazione: alcuni momenti piacevoli, vissuti in passato, col tempo si trasformano in esperienze oniriche.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Forse da giovane, come gran parte dei giovani conosciuti, mi sarebbe piaciuto scrivere; poi la vita mi ha dirottato altrove.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Le amicizie tra coetanei e le prime scoperte dell'altra metà del cielo.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
È solo un racconto breve; ricordo che lo scrissi, di getto, nel giro di una settimana, poi, ovviamente, ci furono gli inevitabili ritocchi. Le poesie, comprese le ultime due, sono state scritte di getto sull'emozione del momento.
10. Il suo autore del passato preferito?
Per la narrativa: Alessandro Manzoni (ma ce ne sono molti altri tri i quali, in particolare, Eugenio Corti). Per la lirica: Dante Alighieri (ma anche qui come non citare Omero, Petrarca, Leopardi, ecc.)
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non ho mai sperimentato questa forma di "lettura"; forse i libri preferisco leggermeli per conto mio, così che le esperienze emotive siano spontanee e non indotte.