1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere vuol dire dar libero spazio alla fantasia e a reminiscenze di vita vissuta; i due momenti, fondendosi, danno vita al racconto che, man mano che si sviluppa, ti prende fino a farti immedesimare e quindi a vivere la vicenda narrata.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Molto, in percentuale potrei dire il 75%.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Per non ripetermi rimando al punto 1. Alcuni episodi, che non avevo mai vissuto, narrandoli li ho vissuti ripotandone emozioni vere.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Milano dove sono anche cresciuto, salvo una breve parentesi, in tempo di guerra, in cui sono stato sfollato in Brianza. A Milano ho compiuto i miei studi e mi sono sposato. Dopo il matrimonio ho vissuto per circa 5 anni a Cologno Monzese e poi sono tornato a Milano dove vivo tutt'ora.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Sono molti i libri che consiglierei, soprattutto scritti da italiani. Oltre a Collodi, Manzoni, Pavese, consiglierei anche Cassola, Pratolini, Maraini, Fallaci, ecc…Di recente mi è ricapitato in mano "Il giardino dei Finzi-Contini" ed ho riletto con vero diletto il Prologo; un magnifico esempio di scrittura in italiano.