La doppia vita di Megan all’apparenza una ragazza come le altre, ma cresciuta come un’assassina e una ladra, è al centro della narrazione de “La bellezza di un rubino tagliente” il libro nato dalla fantasia della giovane autrice Martina Amoruso e pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni. Un corposo volume di 332 pagine, ricco di colpi di scena e eventi inaspettati, che è fruibile sia nella classica veste della brossura cactacea, che in quella del formato elettronico.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è dare vita a un mondo. C'è un'idea, uno o due personaggi, un luogo o un'immagine... un nucleo insomma, e da lì si sviluppa tutto il resto, spesso spontaneamente. Scene e personaggi che si intrecciano sempre di più. Quando scrivo sento di fare la cosa giusta. Pace quindi, principalmente pace. E anche un po' di senso di onnipotenza, ogni tanto.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Dipende da quale punto di vista. Non ci sono avvenimenti veri e propri ricalcati su qualcosa che mi è capitato, né personaggi. Ci sono però molte cose che ho imparato negli anni e a cui credo molto.