1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è una forma di espressione vitale. Non tutti riusciamo ad esprimere verbalmente le emozioni e la scrittura in alcuni casi è un arma potentissima in grado di facilitare la comunicazione di sentimenti che in altro modo rimarrebbero nascosti. Personalmente quando scrivo provo una forma di libertà profonda. È come se la mia anima il mio cuore e la mia mente si incontrano nelle parole che scovo nei meandri del mio essere.
Canale 10 dà spazio al nostro autore Emiliano De Santis e al suo nuovo libro libro, “Mai più il gol di Turone!” (BookSprint Edizioni, 2014). Una rete annullata nel lontano 1981 che cambia per sempre la storia di un bambino (l’autore stesso del libro), di una squadra (la paura di vincere si impossesserà dei colori giallorossi), e dell’intero popolo romanista.
«Se quella rete fosse stata autenticata, avrebbe portato il popolo giallorosso a fondersi in maniera completa con la squadra».La (non)rete in questione è ovviamente quella di Turone, che ci riporta indietro al 1981, Juventus contro Roma.
Tutto comincia con un’esultanza, un momento di collettiva in una tranquilla domenica pomeriggio di maggio. Dieci secondi di euforia generale che svaniscono, spariscono dalla realtà: goal annullato, la Juve resta in testa e si avvia a vincere lo scudetto. “Mai più il gol di Turone!” (BookSprint Edizioni, 82 pagine, versione ebook disponibile) è il titolo dell’ultimo libro di Emiliano De Santis.
Ospite al Palafiori di Sanremo, per lo spazio dedicato alla BookSprint Edizioni, è Emiliano De Santis, l'autore del romanzo "Vivo… e conosco te" (BookSprint Edizioni). L'opera, nata con il desiderio di condividere con i lettori soluzioni pratiche ai problemi della vita quotidiana, affronta proprio le questioni quotidiane dell'esistenza umana e il rapporto tra ogni uomo e Dio, non disdegnando provocazioni contro le istituzioni religiose e le loro regole.
Fiumicino Online, importante portale di informazione romano, ha intervistato Emiliano De Santis, l’autore di “Vivo… e conosco Te”, il libro uscito quest’anno per i tipi di BookSprint Edizioni che racconta un percorso di sofferenza, ricerca, trasformazione e rinascita. Tutto questo è stato possibile grazie all’abbraccio con la fede; ma ciò che sorprende è il fatto che Emiliano dica che di sentire parlare di Dio si è «rotto le scatole». Come si spiega questo paradosso lo rivela proprio ai microfoni di Fiumicino Online.
Si chiama Emiliano De Santis ma tutti lo chiamano Peter. A guardarlo non si direbbe, ma questo ragazzo di quarant’anni ha vissuto tante vite, racchiuse in una grande storia da raccontare. «Ho cercato il divertimento nelle discoteche, nella droga negli alcolici e nella vita notturna, ho cercato Dio nelle chiese, nei soldi, nelle donne e nelle apparenze…».