A mettere in discussione tale consuetudine è Giulio, un giovane sacerdote che chiede trasferimento, su consiglio di un superiore, nel paese siciliano e che commetterà l’errore, nel contesto socio-culturale retrogrado di una realtà che ci pare così lontana ma in realtà così vicina, di innamorarsi di una giovane del luogo.
Rosario Scopelliti nasce a Palma di Montechiaro (AG) nel 1943 per poi trasferirsi, adolescente, in Toscana. Ha alle spalle una lunga carriera come consulente del lavoro, consulente tecnico e tecnico ufficiale in materia fallimentare ed oggi, in pensione, ha finalmente potuto dedicarsi alla sua più grande passione: la scrittura. L’autore ricorda con malinconia i tempi in cui raccontava ai figli storie da lui inventate ed è proprio la perdita di uno dei figli che l’ha spinto a rendere questa sua passione qualcosa di più, una necessità vera e propria, un'irrefrenabile voglia di esprimersi. Pubblica nel 2006 “La scelta e oltre il cancello”, nel 2008 “Babbo raccontami”, nel 2010 “Babbo raccontami ancora” e nel 2012 “Pensieri e parole”.
La Sicilia raccontata da Rosario Scopelliti è una Sicilia in cui alcune cose si conoscono ma in cui nessuno parla. L’omertà non è solo un’autodifesa, ma uno stato mentale, un modo d’essere. Quando a Luponia nella notte si sente uno sparo, le persone nelle case si limitano a sbarrare le finestre. A Luponia le forze dell’ordine arrivano sempre quando tutto è finito. L’amore a Luponia è una cosa da tenere riservata. Soprattutto se è un amore fuori dagli schemi, come quello di un prete e di una ragazza. A voi scoprire come andrà a finire.