Pubblicato per i tipi di BookSprint Edizionai e disponibile sia nella classica versione cartacea che nell'innovativa veste digitale, l'opera ripercorre le tappe più importanti di questo amore per la corsa, a partire dal colpo di fulmine giunto in età, ormai, evoluta.
Il romanzo racconta la carriera sportiva ed umana dell'autore, nato a Bergamo il 15 febbraio del 1966. Appassionato di scrittura sin dai primi anni dell'adolescenza, dove si diletta, con successo, soprattutto nella realizzazione di frasi d'effetto sulle cartoline da inviare agli amici, giunge alla prima pubblicazione nel maggio del 2009, dal titolo "La mia maratona del riso amaro", un resoconto di un'esperienza di gara pubblicato sul sito della società podistica di appartenenza, la Fò di pe. Dopo il successo di lettori, ha deciso di riprovarci con questo libro che riassume, nelle sue 222 pagine, ricche di aneddoti e storie anche divertenti, la carriera sportiva ed umana di Alberto Cucco, raccontata con garbo e tanta ironia.
Tutto ha inizio con un incontro, con un vecchio amico, che si diletta nella corsa. L'idea di una persona più grande, più "abbondante" di corporatura, che riesce comunque a correre una maratona, lo stimola a tal punto che la passione per l'atletica leggera, che ha sin da piccolo, bloccandosi davanti allo schermo soprattutto in occasione delle Olimpiadi estive, si trasformi in qualcosa di più attivo e concreto. Inizia così ad allenarsi, dapprima con l'aiuto della moglie, che lo incoraggia, poi con qualche reticenza, quando i tempi e gli spazi per la vita coniugale diventano sempre meno poiché la passione si trasforma in ossessione.
Un'ossessione che lo porta a spingersi sempre più in là (la volontà di correre una maratona in meno di tre ore, per diventare un podista evoluto), oltre i limiti fisici di un quarantenne che da poco si è avvicinato al mondo e allo stile di vita del maratoneta, ma che ne fa un esempio da seguire per tutti, soprattutto i giovani che, alle prime difficoltà, si arrendono e abbandonano i proprio sogni.