Pubblicato per i tipi di BookSprint Edizioni e disponibile sia nella classica versione cartacea che nel più moderno formato digitale, il volume ha lo scopo, nemmeno tanto velato, di fare più proseliti possibili attraverso la lettura e l'interpretazione, attenta e organizzata, della Bibbia e del Vangelo.
Il libro racchiude, infatti, nelle 200 pagine di cui è composto, le teorie e le tesi della religione spiritista, a partire dalla giusta comprensione dei testi sacri della Bibbia e dell'opera prima dello spiritismo: "Il sacro libro d'oro". Stando a quanto riportato in questo testo, risalente alla metà dell'Ottocento e dalla forte vocazione religiosa, infatti, lo spiritismo sarebbe il consolatore di cui Gesù Cristo parlò e che aveva promesso ai suoi fedeli. Fondatore della dottrina spiritista e interprete dei suoi precetti più importanti è Denisard Hypolite Léon Rivail, noto ai più col nome di Allan Kardec.
Attraverso l'analisi di questi testi sacri, dunque, Roberto Guffanti sposa e confuta, di volta in volta, le ipotesi e i dogmi delle altre religioni presenti al mondo, lasciando ai lettori il messaggio di un insegnamento nuovo secondo il quale Gesù non sarebbe un'entità divina, bensì un semplice uomo capace di grandissime cose. Cristo, cioè, non sarebbe un tutt'uno col Padre. Lo spiritismo, inoltre, fonda le proprie idee sulla legge del karma e sul principio della reincarnazione.
Roberto Guffanti è nato in Brasile il 17 novembre del 1958. Figlio di italiani emigrati in Sud America, è cresciuto con affetto in una famiglia molto umile, che gli ha permesso comunque di frequentare le scuole dell'obbligo fino ad iscriversi all'università, senza però completarla per motivi personali. Si è affacciato ai problemi della religione all'età di venti anni, ma solo successivamente ha aderito allo spiritismo, che è la sua guida dal 1980. Nell'estate del 2000 si è trasferito in Italia, dove ha proseguito la sua attività di scrittore fino a giungere alla pubblicazione di questo libro, dai contenuti chiari, semplici da comprendere ma tosti da accettare.