Origini meridionali, della splendida Sicilia, per l'autore Pino Aricò, nato in pieno periodo fascista. Durante gli studi all'Istituto Geometri, lo scoppio della guerra lo costringe a rispondere affermativamente alla chiamata alle armi. Inizia un periodo di trasferte e sofferenze, che parte prima agli ordini dei generali di Mussolini e poi a quelli nazisti ad Antibes, in Francia. Trasportato in Germania, nei lager di Bretten e Karlsruhe, tramite un carro bestiame insieme ad altri 50 compagni, viene liberato nell'aprile del 1945 e solo dopo due mesi tra Germania e Francia, finalmente, riesce a fare ritorno a Palermo. Vince un concorso nelle Ferrovie dello Stato e da quel momento la sua vita si stabilizza. Sposato e padre di figli, grazie ad una promozione a capoufficio si trasferisce prima a Torino e poi a Treviso, a Villorba precisamente, dove tuttora risiede.
"I padroni del mondo" è un saggio divulgativo a carattere scientifico, espresso, però, con un linguaggio chiaro e popolare che permette a tutti di accedere ai suoi contenuti. Nella prima parte del volume, microbi e virus sono raccontati senza risparmiare sketch folkloristici e umoristici, che hanno il pregio di non appesantire la lettura, allo scopo di salvaguardare al meglio la salute e la vita dell'essere umano. Il tutto nasce nel 1835 quando, per caso, Luigi Pasteur, aspirante chimico, scopre gli esseri unicellulari. Invisibili all'occhio umano, questi vivono e si moltiplicano all'interno dell'organismo, determinandone lo stato di salute. Non tutti i microbi, però, come erroneamente si crede, sono patogeni e molti, anzi, hanno effetti benefici (come quelli che intervengono nella digestione). Solo successivamente vengono scoperti anche i virus, ancora più piccoli.
Nella seconda parte del saggio, invece, Pino Aricò spazia su argomenti più "macroscopici", come le nebulose e le galassie, le stelle e l'universo, indagando anche sugli aspetti che riguardano la circolazione del sangue, per avere una visione d'insieme più chiara e nitida.