Una storia d’amore al di fuori del primo matrimonio, la speranza di trovare finalmente una gioia duratura e lunga nel tempo, le difficoltà e i dubbi legati all’altra metà . Arriva in libreria “L’illusione dell’ultima speranza”, il nuovo romanzo autobiografico di Fortunato Palella. L’opera, edita per i tipi della BookSprint Edizioni e disponibile nel classico formato della brochure cartacea, è un viaggio nella vita sentimentale (e non solo) dell’autore, tra felicità e dolori, tra speranze e disillusioni.
La trama. Sposato con Concetta, Fortunato nel 2004 è in viaggio di lavoro a Manila. Forse l’esoticità del luogo, il fatto di trovarsi da tutt’altra parte del mondo, conosce Maria Christina, di cui s’innamora. Fortunato sceglie allora di seguire i suoi sogni, in primis l’illusione di poter avere un figlio naturale. Desiderio che si realizza con la nascita della primogenita Maria Santina, frutto del nuovo amore, dal quale arriveranno poi altri figli. Ma la vita di Fortunato è destinata ad alti e bassi, in un nuovo ed eterno giro sulle montagne russe…
142 pagine ben scritte, con uno stile chiaro, conciso e descrittivo. Il testo è arricchito da immagini personali, che fanno parte della collezione privata dell’autore. Nei 37 capitoli complessivi dell’opera, preceduti dalla prefazione di Maria Cinzia D’Eramo e dall’immagine di copertina a firma del pittore Romeo Cingolani (copertina che ritrae la figlia e la moglie dell’autore), è possibile trovare anche delle poesie, che fanno del volume un libro vario ed interessante sotto diversi aspetti.
Nato a Messina nel maggio del 1954, Fortunato Palella si è diplomato al liceo classico, dopodiché si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato in ingegneria elettronica (1978), ha iniziato la sua carriera lavorativa, che spesso lo ha portato anche all’estero nel corso di svariati viaggi. Nel 1983 ha fondato l’EDA, un gruppo industriale oggi multinazionale. Nonostante i tanti impegni, però, ha sempre trovato il tempo per buttare nero su bianco le sue avventure, visto che per lui la scrittura rappresenta da sempre un modo per parlare alla sua anima e analizzare ed esternare i suoi più intimi sentimenti.