Un’Italia chiacchierona, ciarliera, disillusa, che passa le proprie giornate a guardarsi dentro, senza però mai raggiungere gli obiettivi che si è prefissata. Una società pronta a protestare per la qualunque, ma con le ceneri, apparentemente, e perennemente, bagnate. Arriva in libreria “La lunga strada verso casa” ovvero “Ritratto italiano”, il nuovo volume di Carla Virgili. Il libro, edito dalla BookSprint Edizioni e disponibile nel classico formato della brochure cartacea, è un profilo ironico e pungente del BelPaese, tra pensieri e riflessioni sullo Stivale.
Il testo, in realtà, nasce come racconto autobiografico, arricchito però dalla penna istrionica dell’autrice, che lo trasforma in un volume che aggiunge ad ogni capitolo qualcosa di più. I personaggi, che si dividono tra reali e immaginari, discutono dell’Italia, tra vizi e virtù, come se fossero protagonisti di una commedia teatrale che vuole rappresentare il passato e il presente, senza dimenticarsi mai di dare uno sguardo ad un futuro ahinoi incerto.
Così le 80 pagine del racconto scorrono via tra leggerezza, sorrisi, ironia ma anche qualche critica costruttiva ben assestata. Città di provincia, paesi marginali e grandi metropoli sono il palcoscenico di avventure e percorsi di vita in cui ognuno può rispecchiarsi. La rievocazione e l’analisi sociologica di alcuni momenti della nostra storia si accompagnano a ricordi personali ed intimi legati in gran parte alla famiglia e ai valori da essa inculcati all’autrice dell’opera.
Nata a Roma il 19 marzo del 1966, Carla Monica Giuseppina Virgili è nipote di un noto poeta del Novecento, quel Giovanni Vaccari, autore di “Anima di Milano” e protagonista della corrente del Rinnovamento italiano, amico di D’Annunzio, Carducci e Pascoli. Appassionata di pianoforte, è diplomata al conservatorio F. Morlacchi di Perugia e vanta diverse partecipazioni (oltre 90) a concerti nazionali e internazionali. Dal 2019 insegna educazione musicale presso l’I.V. di Trevi. Lavoro che accompagna alla sua passione per l’arte a trecentosessanta gradi, tra scrittura ed esposizioni artistiche di successo.