Lo scrittore, giornalista e umorista Karl Kraus era solito dire che “La libertà di pensiero ce l’abbiamo. Adesso ci vorrebbe il pensiero”. In pratica tutto nasce dal pensiero, è nelle sinapsi del nostro cervello che le immagini si fanno pensiero e il pensiero può poi tramutarsi in azione. Ed è dal pensiero di un uomo che ha vissuto l’esperienza di premorte che prende forma “Fughe mentali – Il racconto di un’esperienza di premorte, altre considerazioni sulla vita e il presunto scopo”, il nuovo libro autobiografico di Marco Del Moro. L’opera è edita per i tipi della BookSprint Edizioni e disponibile nel classico formato della brochure cartacea.
Il pensiero dell’autore, trascritto volutamente con un linguaggio popolare e alla portata di tutti, affronta la tematica importante del senso dell’esistenza umana, ancora più pressante quando si è talmente vicini alla morte da vedere con maggior chiarezza la vita. L’esperienza personale dello scrittore diventa punto di partenza per fare ordine nella mente e dare un senso alla triade pensieri, azioni e scopi.
Le 80 pagine del volume, quindi, danno ampio respiro all’argomento, focalizzandosi positivamente sulla necessità dell’uomo di imporsi al di là della società, senza paura di sbagliare, per realizzare davvero se stesso. “Fughe mentali” ha insito il messaggio di auto-considerazione, per non dover essere necessariamente uno tra tanti, uno del gregge, ma avere anche la forza di uscire fuori dall’anonimato e far sentire la propria voce.
Nato in un paesino situato a metà tra i monti pisani e il fiume Arno, nel cuore della Toscana, Marco Del Moro, classe 1956, è l’autore di questo racconto. Artigiano del legno, è uno dei falegnami più rinomati della regione. In “Fughe mentali” narra della sua esperienza premorte, che lo ha cambiato a tal punto da definirsi oggi, con una nuova visione della vita, “diversamente abile”, staccato dalle cose materiali, ma con una forza mentali unica che è artefice della sua nuova esistenza.