In una società sempre più secolarizzata, che sta perdendo anche gli ultimi legami con la sua realtà e natura spirituale e divina, c'è ancora chi crede fortemente nell'amore di Dio e per Dio e chi combatte affinché esso si manifesti nell'amore per il prossimo e nel mettere in pratica il Vangelo giorno per giorno. Tra questi c'è Diana Grazia Conte, l'autrice di "Non c'è fede senza opere", il nuovo libro edito dalla BookSprint Edizioni – la casa editrice di Vito Pacelli - e disponibile nel classico formato della brochure cartacea.
86 pagine di religione e spiritualità, che raccolgono le riflessioni sulla fede della scrittrice, mettendo nero su bianco il bisogno di evangelizzare, di spiegare la sua esperienza agli altri. L'autrice, nonostante citi passi del Vangelo, ha scelto un registro molto semplice ed è ricorsa anche ad una barzelletta per poter affrontare temi invece complicati, soprattutto dal punto di vista etico e religioso. L'opera è quindi aperta a tutti e il lettore non necessita di un background teologico per apprezzarne intenzioni e dinamiche.
La semplicità con cui l'autrice descrive il suo modo di vedere il mondo è spiazzante. Con le parole e i fatti che ci circondano nel quotidiano, ma che ci sfuggono, ci fa capire quanto la nostra società sia "malata" di perbenismo, che però è solo una facciata fugace e latente di egoismo. Ecco perché è importante fermarsi a riflettere, ragionando in serenità, cercando esempi da seguire e insegnamenti che sono all'interno del racconto.
Nata a New York da genitori di origini ponzesi (nell'isola a largo di Terracina, in provincia di Latina), emigrati per cercar fortuna ma presto rientrati in Italia dopo un susseguirsi di sfortunati eventi, Diana Grazia Conte è cresciuta nella sua timidezza, rafforzata anche da quattro traslochi - che non le hanno certo agevolato l'introduzione stabile nella società -, ma anche nella luce di Dio. Cittadina nel mondo, è oggi madre e moglie a tempo pieno, ma non ha tradito la sua grande fede in Dio e nei suoi insegnamenti, che mette in pratica quotidianamente e che vuole trasmettere ai posteri con "Non c'è fede senza opere".