Da sempre l’aborto rappresenta una delle questioni più spinose mai affrontate nella società, riuscendo a dividere l’opinione di tutti.
Ma cosa significa veramente abortire? E quanto può incidere un’esperienza del genere nella vita di una madre? Un tema caldo che l’autore Vito Ciaccio tratta abilmente nel suo romanzo: “En vivo – Non nascono ma invecchiano” attraverso la storia di Maria. Edita dalla BookSprint Edizioni, l’Opera è ora disponibile anche in formato digitale.
Maria decide di abortire perché incapace di portare avanti una gravidanza non voluta dal suo giovane amore, rivelatosi poi essere del tutto labile e giovanile. Tormentata dai rimorsi, sente accanto a sé la presenza costante di Gabriele, il suo bambino, che la accompagnerà nel corso di tutta la sua esistenza, tra amori e famiglia, rimorsi e preghiere, fino all’incontro finale.
Una storia che arriva dritta al cuore delle persone per il realismo e la naturalezza dei pensieri riportati. Un testo molto sentito, che unisce il romanzo alla riflessione personale e ad una forma di psicologia religiosa costante e permanente, presente tra le pagine. Il merito dell’autore è proprio quello di legare entrambe le cose, creando così un racconto piacevole, ma che possa anche essere portatore di un messaggio forte e sentito, universale e dibattuto.
Nato a Sciacca nel 1951, Vito Ciaccio si laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Palermo e si specializza in Agopuntura presso la Scuola Mediterranea di Agopuntura con punteggio massimo. Esercita da oltre trent’anni la professione di medico di medicina generale presso il Comune di Santa Margherita di Belice (AG). “En Vivo – Non nascono ma invecchiano” è la sua prima opera letteraria.