L'amore dopo la guerra. La storia di Cono e Ninetta dopo il secondo conflitto mondiale, tra infatuazione, passione e rinascita di un'Italia distrutta. Tutto questo, e altro, è "I sentieri dell'Universo", il nuovo romanzo di Paolo Manzione. L'opera, edita dalla BookSprint Edizioni – la casa editrice di Vito Pacelli –, è da qualche giorno disponibile in libreria e sicuramente farà centro nei cuori di molte persone, sia per la tematica affrontata che per la passione con la quale la vicenda è stata raccontata.
La trama. In un paesino del Vallo di Diano, nel cuore dell'Italia del Sud, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, la vita del giovane Cono viene stravolta dall'incontro con Ninetta, orfana di guerra. Per il ragazzo è amore a prima vista, ma la loro storia viene ostacolata dalla famiglia del giovanotto, legata ad antiche tradizioni contadine e soprattutto ancorata ad una vecchia mentalità che impedisce di aprirsi al nuovo. Cono dovrà sfidare pian piano queste ritrosie per cercare di imporre il suo amore. Ma sarà sufficiente la sua volontà per raggiungere il lieto fine? O la mentalità bigotta di un'Italia provinciale e retrograda lo obbligheranno a cercare nuovi sentieri per conquistare la sua Ninetta e vivere tutti felici e contenti?
266 pagine belle, vive, appassionate e appassionanti, che non solo raccontano le difficoltà di un amore ai tempi che furono, ma raccontano decenni di storia italiana sempre più distanti, ma impossibili da dimenticare. Un finale non scontato, non banale, come l'intera opera, che aggiunge, qualora ce ne fosse stato bisogno, ulteriore valore ad un volume che piace e conquista.
Il tutto arricchito da uno stile equilibrato, intelligente e misurato, che rende la lettura anche piacevole e scorrevole. Di grande rilievo la capacità dell'autore di raccontare e fotografare i paesaggi, il periodo storico e il contesto in cui Cono e Ninetta muovono i loro passi, frutto sicuramente di uno studio importante alle spalle e anche di qualche memoria lontana ma mai sopita. L'ambiente narrato è infatti descritto con maestria in diverse sfaccettature, e l'uso talvolta del dialetto permette una migliore identificazione con la storia e i suoi protagonisti, lungo "I sentieri dell'Universo".