Un vero e proprio tripudio d’amore verso la propria amata quello dell’autore, una ricerca interiore di se stesso e di quel sentimento che sente suo e che vede in tutto ciò che lo circonda, un sentimento intenso ma emotivamente fragile con la consapevolezza di non essere amato come vorrebbe e con la stessa intensa passione. La silloge si presenta vera e dolorosa in alcuni versi, ma la fallibilità di un amore non rende allo stesso tempo l’uomo fallibile, anzi gli dona quella capacità di affrontare le avversità con più forza e consapevolezza nella speranza che un giorno la propria amata possa rendersi conto di aver perso qualcosa di importante.
Caratterizzato da versi liberi, in antitesi col contenuto essi appaiono armoniosi nella lettura e forti nel significato, quella forza che lo stesso innamorato non pensa di possedere ma che alla fine si ritroverà avere perché l’amore ha la facoltà di abbattere, ma mai sconfiggere. Ma quel che conta soprattutto è la capacità di raggiungere il lettore mutando qualcosa in lui: questo avviene a volte in modo potente, altre volte invece sente di appartenere a quell’amore in modo intenso chiudendosi dentro.
Un gradevole regalo per il cuore ed un sincero invito a riscoprire l'unicità di valori e parole ormai tramontati da dedicare a chi si ama con tutto se stesso, quindi, quello di Domenico Ventrella che è nato a Bari in una calda sera di inizio agosto del secolo scorso. Sin dalle sue prime opere ha cercato di dare un volto ad una figura femminile ideale che lo ha sempre ispirato nelle sue passate pubblicazioni e nei tanti riconoscimenti artistici ricevuti.