La trama. Laura, giovane e promettente laureata in Lingue, comincia la sua carriera lavorativa in una grande azienda, la Supercolor. Dopo un iniziale periodo di soddisfazioni, il cambiamento di proprietà porta graduali peggioramenti nel contesto lavorativo. Lei e i suoi colleghi infatti saranno vittime di mobbing e continue violenze psicologiche. La protagonista deciderà a malincuore di intraprendere un insoddisfacente lavoro in fabbrica, come unica alternativa al licenziamento. Dopo anni di umiliazioni, Laura accede finalmente alla pensione e, con essa, alla serenità e al ritrovamento della propria identità ritornando nei luoghi della sua infanzia.
“Il fiore della passione” è un racconto ben scritto, ricco di descrizioni accurate e precise che fanno intuire l’amore che l’autrice prova per la natura e il mondo della botanica. “Sul muro posteriore della casa si arrampicava – chissà da quanti anni – una fitta passiflora, detta anche “fiore della passio-ne”, pianta di origine tropicale, che durante la fioritura estiva offre uno spettacolo non comune: i suoi fiori, infatti, sbocciano nel giro di pochi minuti. Nella tarda mattinata, quando l’abbraccio del sole comincia a scaldare la terra, il boccio è improvvisamente percorso da un fremito che lo scuote, poi le foglioline verdi della base si staccano ad una ad una ed infine, in un tempo di due, tre minuti, i petali si aprono con piccoli scatti e i fiori, sbocciati, appaiono in tutta la loro bellezza, come grandi occhi azzurri. Restano fioriti solo un giorno o due, ma altri ne sbocciano continuamente, così la pianta è sempre piena e meravigliosa.”
Classe, 1940, Donatella Sogliani Fomia, vive a Firenze dove ha svolto il ruolo di traduttrice in diverse Aziende. Al suo esordio letterario, Donatella lancia un messaggio positivo: nonostante le difficoltà che la vita riserva, c’è sempre la possibilità di riscatto.