«… è la libido che disegna la linea che segna il confine tra ciò che è lecito e ciò che non lo è. Ma non per sempre la libido è “in movimento”; non è comunque una “coerenza”, bensì una “forza”, che noi possiamo gestire, come lei può gestire noi. Sono le prime schermaglie che portano i due a divenire una “cosa sola”». Vi è in modo esplicito una rivalutazione dell’aspetto erotico dell’amore, l’atto sessuale che è scevro dei condizionamenti sentimentali ma è pura espressione della tensione dei corpi. Ciò che si mette in luce in questo testo è la libido, il desiderio fisico di possedersi, la tensione carnale di godere del corpo dell’altro e di offrire il proprio corpo affinché si possa raggiungere il picco del piacere reciproco. Se nella prima parte si racconta in modo dettagliato e analitico quali gesti e quali rituali si seguano durante il momento dell’amplesso, nella seconda parte del libro si esaminano quelle che sono le difficoltà che la coppia si trova inevitabilmente di fronte quando l’amore finisce e cede il passo alla vuota convenzione sociale.
Il binomio sesso e amore generalmente è sbilanciato a tutto vantaggio del secondo elemento; questo saggio invece rivaluta con forza l’elemento puramente sessuale, la libido come moto spontaneo dell’Es, a partire da una profonda analisi interiore. Max Benprà analizza un aspetto importante della morale corrente: il rapporto tra l’amore e la sessualità. Il sesso è qui presentato come una parte fondamentale dell’esistenza umana, senza troppi preconcetti o pregiudizi di tipo etico-religioso. Il lettore trova in questo saggio, scorrevole e chiaro, un’ottima fonte di riflessione su un argomento troppo spesso evitato: il sesso. Considerato nella sua reale essenza, esso si rivela essere un tassello fondamentale della vita dell’uomo: questo desta in chi legge interesse e desiderio di auto-analisi.