La trama. Il commissario Stasi incaricato come Vice questore a Milano, scopre che il suo superiore è implicato in una fitta rete di malavitosi che gestisce il traffico di rifiuti speciali. Dopo l’uccisione della moglie Laura, giornalista per il Corriere, Max decide di tornare a Lecce e lì le cose iniziano ad avere un senso. Laura aveva in mano informazioni molto delicate. Al sud Stasi è accompagnato nella sue indagini dal fedele Mino, e conosce la dottoressa Flavia Porreca – Vice procuratore di Lecce – per la quale comincia a nutrire un sentimento. Ma i casi da risolvere cono ancora tanti e la lotta contro il crimine è più difficile di quanto si possa immaginare…
Il protagonista di questo thriller è ha una personalità forte: tenace e coraggioso, non ha paura di difendere ciò che ritiene giusto. E queste sono alcuni dei tratti caratteriali di Ottavio Menichelli. Classe, 1948 è cresciuto a Santa Maria di Leuca ma vive da oltre trent’anni a Chieti dove ha lavorato nella scuola. Ora è in pensione e si dedica alle sue più grandi passioni, il mare e la scrittura.
Ne “Il commissario Stasi” non mancano tutti quegli elementi che appassionano il lettore: dialoghi pungenti e spesso ironici, un linguaggio semplice, scene dettagliate ma mai frettolose. Il libro si legge fino all’ultima pagina con un nodo alla gola, come se una nuova evoluzione fosse sempre possibile. I casi sono vari; la morte di una bella ma viziata marchesa, presunti suicidi che però hanno qualcosa che non va, un’organizzazione malavitosa che gestisce traffici illeciti… Ce n’è per tutti i gusti!