In uno scenario in cui tutto sembra essere normale, si cela la follia dell’uomo moderno, che vive di bisogni indotti e di contatti fasulli con la realtà. I lettori si troveranno così a leggere la storia di due coniugi che soddisfano i loro desideri sessuali collegandosi ad una chat erotica, o quella di un giovane così innamorato della sua immagine riflessa nello smarphone, tanto da fare la stessa fine di Narciso. Sono storie che parlano della alienazione della società odierna che vive di selfie, che si nasconde dietro uno schermo tralasciando molto spesso le cose importanti della vita.
“Storie da giorni nomarli” raccoglie 13 racconti brevi, che si leggono tutti d’un fiato, perché scritti con un linguaggio semplice e accessibile a tutti. Le storie stappano un sorriso, ma che allo stesso tempo invitano a riflettere su quanto i rapporti umani stiano degenerando, e fanno pensare che forse è il momento di fare un passo indietro, di ritornare alle vecchie abitudini, di abbandonare la tecnologia per dare spazio alle comunicazioni reali, al contatto fisico, alle emozioni.
Antonello Petrella, classe 1982, vive a Napoli dove coltiva le sua più grandi passioni: la musica, la filosofia e la scrittura.