Il libro nasce con lo scopo di mettere in luce l’aspetto didattico di alcune tecniche descritte dai grandi pianisti del passato. In particolare nel corso nel XIX e il XX secolo nacque la “Scuola pianistica napoletana”ad opera di Sigismund Thalberg che insieme a Liszt e Chopin costituì la triade di riferimento per il pianismo della prima metà dell’Ottocento, grazie ai suoi contatti con Napoli ebbe modo di incentivare il mondo pianistico partenopeo che all’epoca comunque manifestava già una sua certa solidità. Sigismund Thalberg, pianista ginevrino, con le sue innovazioni tecniche e rivoluzionarie che fecero del suo pianismo l’unico in grado di contrapporsi ai grandi compositori e musicisti dell’epoca. Tutto questo nella reale cornice Partenopea che, potendo già contare su un panorama musicale prolifico, abbraccia di buon grado le novità stilistiche e disciplinari che, col tempo, non saranno solo vezzo o prerogativa del ceto medio - alto ma attecchirà in modo traversale in tutta la società.
Massimo Distilo, è un profondo conoscitore della materia, diplomato al pianoforte e laureto al Dams, si è poi perfezionato conseguendo un Master e un dottorato. Ha svolto inoltre l’attività concertistica e collaborato con le università a progetti, corsi e laboratori, pubblicando già alcuni scritti.
Un libro valido e interessante soprattutto per gli esperti del settore desiderosi di approfondire raffinatezza e tocco per la precisione e la minuziosità delle descrizioni tecniche degli esercizi, dell’impostazione corretta e dei movimenti ma anche i non addetti ai lavori potranno trovare degli stimoli interessanti per approfondire la materia.