La trama. Federico Poggi, detto Rico, è un insegnante di filosofia che riesce a gestire ogni situazione grazie alle proprie capacità dialettiche e ad un egoismo inscalfibile. Da sette anni ha una relazione extraconiugale con Eva, alla quale non dà alcuna garanzia, considerando al contrario scontata la presenza e la disponibilità della donna. Quando Eva lo lascia, Rico, spiazzato dalla situazione, dà il via ad una lunghissima analisi del suo passato, scandagliando in maniera quasi ossessiva anche il suo rapporto con la ex, per tentare una riconquista dell’amore perduto.
270 pagine, intense e vigorose, che tra incursioni di filosofia e politica rendono il libro ricco ed appassionante. “L’uomo con la coda” è infatti un romanzo piacevole che sa toccare le giuste corde dei sentimenti e delle emozioni umane, oltre a raccontare uno spaccato di vita molto veritiero. Il testo solleva infatti, numerose questioni di ordine morale, induce il lettore a riflettere su questioni come il tradimento, il dovere, l’amore, la conoscenza di sé, l’onestà, partendo da una prospettiva priva di pregiudizi.
Gianfranco Gardella vive in un paese dell’entroterra genovese ed è un insegnante di storia e filosofia. Ha svolto l’attività di musicista e questo gli ha permesso di girare l’Italia e l’Europa. Scrittore di gialli, si è cimentato questa volta con il genere del romanzo, che gli ha permesso di scavare a fondo nell’animo umano, nelle sue contraddizioni, regalando un finale inaspato e insolito ai lettori.