L'autore, nato ad Iglesias, nella punta sud occidentale della Sardegna, il primo maggio del 1974, è diplomato come Geometra refrattari sta e ceramista. Da sempre è appassionato di arte a 360° gradi, occupandosi anche, nel tempo libero, di spettacolo e organizzazione d'eventi. Sposato, e con un figlio appena adolescente, trova comunque il tempo per dedicarsi anche alla scrittura, che per lui è un momento di forza per superare l'insicurezza e la forte sofferenza interiore.
Tutto questo travaglio emerge dunque potente nelle 170 pagine di "Chiudo gli occhi e…". Basta il titolo per comprendere quanto immaginazione, speranza, voglia di sognare ci sia in ogni singola poesia e quanto amore e ricerca di Dio accompagni l'opera. Il tema di fondo è, appunto, come detto, la relazione tra gli esseri umani e l'entità superiore, tra l'io del poeta e Dio. Un incontro mai banale, un continuo alternarsi di storie e stati d'animo, di emozioni e sensazioni che viaggiano nello spazio cosmico, ma che partono da un solo punto centrale e nevralgico: il cuore dell'autore.
La gioia della sua presenza, il dolore quando ci si allontana, la frenesia nella ricerca, la felicità nel capire che c'è. Tutte queste sfaccettature rendono l'opera bella ed assolutamente emozionante, non solo per un lettore empaticamente coinvolto, ma anche per chi, nella sua veste laica, affronta la tematica della silloge. È questa la vera forza dell'opera.