La storia raccontata in queste pagine ha come protagonista il bocconotto, un dolce della tradizione centro-meridionale con un ripieno che varia secondo le località in cui viene prodotto. Si tratta di un dolce dalle origini antiche, talmente antiche che trovare la ricetta per Vitariello è impresa impossibile; infatti nel romanzo si susseguono una serie di eventi, equivoci e disguidi per i quali il nostro eroe non riesce nel suo intento: quello di esportare il bocconotto in Cina diventando ricchissimo. Oltre alla ricerca del bocconotto nel romanzo sono presenti altre storie parallele, di amicizie passate e mai dimenticate, oltre ad una serie di avventure di vita quotidiana del territorio preso in esame dal narratore, ovvero quello del Vulture, in Lucania.
L’autore nel libro fa una sottile e pungente satira della società contemporanea, e lo fa prendendosi gioco delle tecnologie moderne che non hanno fatto altro che renderci schiavi, così come sono diventati i protagonisti del racconto diventando parte di una catena di montaggio.
Giuseppe Mazzilli è nato a Candela (FG) nel 1949 da un’umile famiglia molto numerosa. Negli anni ’60 si è trasferito a Torino dove tutt’ora vive e lavora come artigiano e restauratore nel settore delle ristrutturazioni edili. È impegnato in cause ambientaliste e segretario di un comitato cittadini per contrastare l’emarginazione nelle periferie. Nel suo libro non racconta solo una storia ma si sofferma su particolari descrivendo storie e tradizioni di un territorio, quello del Vulture e della sua forza che sta nel mantenere vive la tradizioni.