Nel rievocare la vita di Sant'Angelo martire, di Gerusalemme, vissuto nel tardo Medioevo, mandato da Dio per rispolverare la Cristianità in una Europa che aveva dimenticato il suo Dio Padre e il Figlio Gesù, l'autrice si lancia con audacia in una lettura critica degli sbarchi dall'Africa e dall'Asia. È una vera fuga dalla guerra, come ci vogliono far credere, o dietro le quinte si nasconde dell'altro? Dobbiamo avere vigile timore da popoli intelligenti quali siamo o aprire le porte al furbo straniero da inavveduti ingenui?
I messaggi e le profezie di N.S. Gesù Cristo, dal XIII sec. sino al nostro secolo, di cui l'eremita Carmelitano è stato latore, mettono in guardia i popoli occidentali, presunti Cristiani, dalla mala fede dei musulmani Islamici, dal falso pretesto di rifuggire dalle guerre, dal pericolo dei guerriglieri dell'ISIS veri fanatici della empietà Islamica che inneggiano al loro dio, avversario del Nome di Cristo, seminando morte e terrore allo scopo di conquistare il territorio occidentale Cristiano e dominare il mondo dalla sede di S. Pietro, costringendo in schiavitù i vinti e ad accettare una fede il cui simbolo è la luna vuota (le tenebre). La "Tacita invasione dei barbari" è una delle ultime frasi della profezie di N.S. Gesù Cristo, che dovrebbe essere il penultimo dei castighi di Dio padre prima della fine del mondo.
L'autrice condivide le convinzioni del giornalista Magdi Cristiano Allan ed evidenzia il peccato della corruzione dei vari governanti europei al potere, che hanno offerto libero accesso in territorio Cristiano agli islamici, che favoriscono come clienti privilegiati abbandonando all'esasperazione i popoli Cristiani, inducendoli al rancore ed all'odio che determinerà lo scontro della Babele con i barbari invasori, accelerando così i castighi di Dio. Mentre gli altri governi europei chiudono le frontiere, il governo italiano chiude più di un occhio sul fenomeno immigrazione, chissà per quale recondito scopo, invece di reagire energicamente a quella che viene indicata come una vera e propria "invasione", che rischia di minare le fondamenta, l'esistenza stessa delle nostre nazioni e le radici Cristiane dei popoli europei.
Dopo i massacri di Parigi e l'ultimo flagello di Bruxelles, "Messaggero di Dio" sembra essere un vero e proprio trattato di politica internazionale da seguire alla lettera. La strategia del terrore messa in atto dal fondamentalismo jihadista, dall'Isis e da Al-Qaeda in nome di una guerra santa, ci obbliga a riflettere sulla anomalia del fenomeno, su quanto sta accadendo realmente e cominciare a dare delle risposte serie e concrete. Non si può più aspettare, e l'italo-fiamminga Dorothy Alberts, come una seconda Oriana Fallaci, si fa portavoce delle profezie di Gesù Cristo, dei messaggi e di quella corrente di pensiero che vuole una reazione energica all'invasione dell'Islam in Europa.