La trama. Un pericoloso criminale russo è avvistato insieme ad altri misteriosi uomini a Praga. I servizi segreti americani, in collaborazione con quelli russi, si allertano e un agente di provato valore ed esperienza viene richiamato dall'Italia per scoprire cosa si nasconde dietro i movimenti del malvivente sovietico. Il Medio Oriente, l'Europa, gli Stati Uniti e la Russia sono il quadro geopolitico in cui si sviluppa la storia. Tra il caldo siriano e le gelide steppe asiatiche, l'agente della Cia Logan e l'improvvisata agente Stella Kussov saranno portati a collaborare nel tentativo di scoprire la verità…
L'abilità di Franco Magnino, oltre che nella produzione della storia e ai risvolti anche sentimentali che essa assume, sta nell'intrecciare la finzione con la realtà. Gli stessi personaggi sono a metà e i il quadro storico è in pratica quello dell'era Clinton degli anni Novanta, con la difficile transizione russa dal comunismo affidata a Gorbacev e la voglia di risolvere casi irrisolti da decenni.
Il Magnino, nato nel 1951, vive una serena pensione a Torino , città dove ha lavorato per 40 anni con le mansioni di maestro elementare, preside di scuola media, sindacalista e infine direttore didattico e preside di un istituto professionale alberghiero. La sua passione per la scrittura l'ha spesso unita al lavoro, scrivendo articoli settoriali di pedagogia, filosofia e politica. È stato anche membro di commissioni ministeriali e presidente dell'Associazione Magistrale Italiana e direttore del giornale Ami Scuola Nuova, esperienze che emergono dal suo stile. "Il sole di mezzanotte – A caccia di ombre" rappresenta, però, il suo primo romanzo, ma viste le basi, siamo sicuri che ne seguiranno molti altri.