La storia si sviluppa tra le montagne di un paesino della bassa bresciana. Il protagonista (l’autore da bambino), racconta la problematicità di una vita di stenti e fame. L'uscita dalla guerra, la povertà, il freddo, l'assenza della madre per una grave malattia, l'incomunicabilità col padre padrone, le botte prese anche senza motivo sono i ricordi che affiorano nelle 148 pagine del libro .Il tutto per cercare di sopravvivere e sperare in un avvenire migliore.
Leggendo le pagine del libro si entra nell'universo dell'autore, in un mondo vecchio di 60 anni in cui la povertà e la fame erano all'ordine del giorno, in cui nulla era dato per scontato e anche la cioccolata era una conquista. Un libro che fa pensare e riflettere il lettore, sia sulle condizioni di vita raggiunta e sull'agiatezza dei tempi moderni, sia per tutte le angherie vissute dal protagonista.
Chi scrive questo libro è un uomo che ha deciso di perdonare il proprio padre ed il proprio fratello, nonostante tutto il male ricevuto. Solo dimenticando i rancori e superando la rabbia si può avviare il cammino verso una nuova vita.