La voce, come afferma la Marano, è uno strumento e il canto liturgico fa entrare gli esseri umani in una dimensione spirituale, rendendoli capaci di esprimere l’indicibile e di giungere all’ineffabile. In un’ottica di amore e lode si arriva dentro la propria anima. Dopo una breve ma approfondita analisi sull’apparato fonatorio umano viene espresso il legame tra canto e pensieri, emozioni, sensazioni e azioni; canto/musica che porta alla totalità psicofisica umana. L’anima come parte eterna di ogni essere vivente consiste nella coscienza e nella personalità dell’essere umano; tra spirito, anima e Dio c’è un legame, e tale legame esiste grazie alla musica sacra la quale, nata da modelli storici particolari, permette di far emergere la divinità. La musica sacra deve avere le caratteristiche di efficacia, semplicità e qualità e deve essere in grado di ricondurre l’uomo ad una visione armonica della realtà nella quale ogni elemento della propria esperienza deve arrivare a far parte di un tutto armonico. Il canto, insomma, deve creare un mondo dove ognuno si senta “adeguato” e quindi felice.
Teresa Marano pianista, compositrice e insegnante si è perfezionata in musica liturgica e direzione di coro liturgico presso l’Università Lateranense Ha scritto numerose musiche e testi dell’ordinario e del proprio delle funzioni liturgiche. Ha partecipato concorsi sia di musica classica sia di composizioni su tema religioso classificandosi al primo e secondo posto. Si occupa di canto corale e laboratori musicali per le scuole elementari e medie e collabora con associazioni sportive e culturali del territorio Pugliese.
“Il canto liturgico” è un libro interessante che apre mente e cuore mostrando come il canto, è il collante necessario per trovare la spiritualità insita nel nostro cuore.