Le sue spade, infatti, risultano invincibili. Fa da sfondo Toledo nel periodo in cui dalla città, nel suo massimo splendore, i musulmani furono cacciati dai cristiani. Si intrecciano, con quella di Jorge, le storie di altri personaggi, cristiani e musulmani, che vivevano fino a prima dell'arrivo del re Xever VI in una pacifica e amichevole convivenza. Poi, a causa di un'ingiustificata esaltazione religiosa, inizia un periodo di sangue e odio. Ma l'amicizia, l'amore, il desiderio di libertà riescono a sconfiggere il male e a ridare alla città di Toledo e ai suoi abitanti la tanto agognata pace.
“La spada Damasco” cattura il lettore per lo stile limpido e scorrevole con il quale è scritto, con le vicende appassionati e mai scontate che si snodano nelle 182 pagine del libro. L’estenuante lotta tra bene e male si concluderà con un lieto fine. Non manca poi una sorta di messaggio positivo, che esorta, seguendo l'esempio dei personaggi del romanzo, a non arrendersi agli eventi e a sperare in un avvenire migliore.
Stefano Ventura è nato a Casalmaggiore dove risiede. Terminati gli studi classici, si laurea presso l’ISEF di Bologna. Attualmente insegna Scienze motorie e sportive. Ha già avuto altre esperienze editoriali pubblicando nel 2013 la trilogia “Dal Sole alla Luna” e nel 2014 “Cosmas l’eroe dell’impero”.