Una giornata come tante altre nella vita dell'avvocato protagonista del monologo interiore di cui si compongono le 88 pagine del libro. La narrazione si apre al risveglio, proseguendo poi, con scioltezza e disinvoltura, per tutto l'arco delle 24 ore della giornata in un intersecarsi di pensieri, piccoli avvenimenti che, in realtà, sono comuni alla stragrande maggioranza delle persone e che richiamano ad eventi più o meno lontani nel tempo e nello spazio, alla ricerca della loro giusta collocazione nella memoria.
L'avvocato, che potrebbe essere uno di noi, guarda il suo giardino contemplando la vita e le sue mille espressioni; gira per la sua biblioteca i cui titoli riportano in vita i ricordi di liceo e le amicizie ormai perse. Ma è alla sera, quando l'oscurità prende il posto della luce, che la riflessione si dilata fino a contenere domande sempre più profonde, personali, ma allo stesso tempo universali. Chi, infatti, non ha mai passato almeno una fase della propria vita a rimuginare, a riflettere, a pensare su quel che sta facendo o su quel che lo circonda? A cercare di capire se quanto fatto finora è giusto, è adatto al senso che si vuole dare alla propria esistenza? A capire se si sta facendo la cosa giusta, che davvero si voleva fare?
Luigi Mario è un avvocato di Firenze. Classe 1943, è stato amministratore di ospedali e case di riposo, funzionario pubblico e capo di un ufficio legale della Pubblica Amministrazione. Nei suoi 72 anni di vita ne ha vissuta e vista, ed ora, anche per lui, è il tempo di fermarsi un attimo a riflettere. E lo fa dalla sua casa in periferia nel capoluogo toscano, dove, in una villetta con un grande giardino, si diletta a scrivere le proprie emozioni, le proprie sensazioni, senza mai dimenticarsi, però, della sua altra grande passione: la scienza.