Oltre a sapersi destreggiare con forbici e spazzole, Simone dimostra di possedere un’ottima abilità creativa anche dal punto di vista della narrazione. “Le cinque gemme di luce” è un lungo racconto appartenente al genere fantasy. Personaggio principale di tutta la narrazione è la piccola Sara, la cui identità verrà successivamente indicata col nome di Zaffira. Negli undici racconti in cui il romanzo è articolato, Sara incontra un grande numero di personaggi secondari coi quali spesso si troverà a dovere fare i conti affinché il male capitoli davanti alle forze del bene, ed infatti la storia – facciamo qui una piccola anticipazione sulla vicenda – si chiude felicemente.
Nonostante la grande avventura di Sara introduca il lettore in un paesaggio ricco di tentazioni e di suggestioni, la fluidità espressiva di Simona Guarnieri consente di non perdere mai di vista il percorso principale dell’intera narrazione; nonostante il considerevole numero di vicende collaterali, l’anima della narrazione emerge e conquista il lettore, il quale si sentirà talvolta incalzato nel suo procedere nelle atmosfere fantastiche di questo romanzo. «Le loro vocine erano talmente tenue e delicate, che ad altre orecchie potevano essere scambiate per il fruscio del vento; danzavano sulle punte dei loro piedini attorno a quei fiori strani, sfiorando appena i petali». Lo stile dimostra una considerevole solidità in ambito costruttivo e lessicale; l’assenza di artifici linguistici semplifica la lettura di questo romanzo che, in virtù del suo appartenere al genere fantasy, avrebbe potuto incorrere nel rischio di inciampare nella monotonia.