224 pagine d'avventura, di ricerca, di corse, di trasporto, tra quasi tutti gli stati dell'Africa. Da Roma a Roma, toccando Capo di Buona Speranza, in Sud Africa, esclusivamente attraverso mezzi terrestri Iveco messi a disposizione dalla casa madre e modificati appositamente per la traversata. I paesaggi diversi, il clima vario, le popolazioni che si susseguono, le strade che si incontrano e che spariscono nella natura, le difficoltà e gli imprevisti del cammino. Overland è tutto questo e molto altro. È un viaggio dentro il mondo, dentro la natura, dentro se stessi, per esplorare mondi, vite, terre, strade percorse soltanto da chi ha voglia di conoscere davvero cosa c'è fuori dalla finestra di casa.
Ma Overland non è solo bellezza. Overland è sudore, Overland è fatica, Overland è rischio, Overland è incontro e integrazione, Overland è movimento. Si susseguono così le operazioni per sistemare i mezzi, le angherie per i rischi corsi, la sofferenza per la mancanza di acqua e di cibo. Il tutto rivissuto attraverso le parole di uno dei protagonisti della spedizione e dei volti storici di Overland.
Overland ha inizio nel lontano 1995 con un viaggio, che è meglio definirlo un'impresa, che non aveva precedenti: Torino-New York via terra. Il senso di questo viaggio, di questo percorso, non è soltanto sportivo e fisico, di ricercare l'emozione, l'adrenalina, il limite personale. Ma è conoscenza, è visione, è far conoscere. Così, dopo una grande prima esperienza, si susseguono quasi annualmente le imprese dei camion Iveco e dei loro abitanti, che percorrono ogni angolo del mondo in cui è possibile transitare a piedi, fino a questo viaggio nel continente africano, il più remoto che c'è.
E la cosa fantastica è che, oltre alle immagini, leggendo questo libro si ha davvero la percezione di essere su uno di quei camion mentre si percorrono i kilometri che separano Roma dall'estrema punta sud dell'Africa. È il merito è senz'altro di Giuseppe Francesco Simonato, che dall'alto della sua esperienza è stato capace di trascrivere ogni piccolo pensiero della sua intera spedizione. Simonato, torinese classe 1962, lavora da 29 anni con Iveco, dove gestisce sia dal punto di vista tecnico che progettuale le aree Motorsport e Adventure. La sua passione lo ha portato a diventare anche pilota rally, di auto storiche, di moto enduro e camion off road. Insomma, un uomo della strada nato per la strada, che in "L'Africa dal mio camion" racconta forse il più duro e bello viaggio della storia di Overland.