La trama. Tutto ha inizio con uno scontro tra le divinità dell'Olimpo. In una loro battaglia, un buco nero risucchia la falce di Saturno, un'arma senza eguali. Passati gli anni, Halui, 15 anni, vive con i genitori adottivi ad Hanthetris, un mondo solo apparentemente in pace, finché, in pericolo a causa di un terribile attacco nemico, non viene messo a conoscenza della verità su suo padre e sua madre naturali: i suoi veri genitori sono morti e lui è stato abbandonato in fasce, pur essendo il "prescelto". "Ma prescelto per cosa?" si chiede. Inizia così la sua avventura attraverso numerose difficoltà e mille peripezie. Accompagnato dall'inseparabile Florence, partirà infatti per terre sconosciute per salvare il suo mondo e ritrovare l'arma ancestrale, la falce di Saturno, l'unica in grado di sconfiggere il male.
Il suo percorso prevede però il superamento di cinque terribili prove affinché la mappa, che gli sarà utile per ritrovare l'oggetto letale, si ricomponga magicamente e gli mostri la via. Solo così Halui potrà trovare la strada per sconfiggere Rasputin, l'emblema del male, il tiranno. E così, dopo aver incontrato sul suo cammino temibili mostri, sacerdotesse, traditori e maghi, il ragazzo si ritroverà solo contro Rasputin, in un duello che segnerà il futuro del suo mondo e quello della sua razza. Riuscirà a sconfiggere Rasputin e i suoi seguaci grazie alla falce di Saturno?
"Alla ricerca dell'arma ancestrale: la falce di Saturno" possiede in sé praticamente tutti gli elementi base della narrativa fantasy: la ricerca, il viaggio, le sfide, gli amici, gli ostacoli, la magia. Ecco perché il romanzo di Fabio Davì, seppur rappresenti l'esordio in libreria di questo giovane scrittore (classe 1984) nativo di Partinico, in provincia di Palermo, laureato all'Accademia di Belle Arti di Palermo, è sicuramente un libro pieno di pathos e atmosfera, intrighi e sorprese, che merita di essere ricordato come uno dei migliori libri fantasy di questo inizio 2015.